Tutto sul riconoscimento degli esami

Se vai all’estero poi non ti laurei più…Una mia amica ha studiato per 6 mesi a Barcellona e poi non le hanno riconosciuto nessun esame…Farsi riconoscere gli esami è impossibile…

Vi è mai capitato di sentire frasi come queste? Probabilmente no, perché queste leggende metropolitane o fake news sono state ormai del tutto smentite dalle esperienze dirette degli studenti e studentesse che ogni anno partono a centinaia per i programmi all’estero offerti dall’Ufficio Internazionale di Università Cattolica.

Proviamo a fare un po’ di ordine su cosa si intenda per riconoscimento degli esami esteri e su quali sono le procedure da seguire.

Quando si parla di riconoscimento delle attività estere si intende la possibilità di far sì che gli esami o lo stage che si svolgono all’estero durante il proprio percorso universitario vengano trasformati in crediti, caricati nel piano di studi, in sostituzione di esami o di attività che si sarebbero dovute svolgere in Cattolica. Non si tratta quindi di scorciatoie o di trucchi, ma di un arricchimento del proprio percorso, grazie a cui le attività accademiche sono svolte presso atenei o aziende partner di Cattolica, in tutto il mondo.

Questa possibilità riguarda infatti naturalmente gli esami, ma anche lo stage curricolare, che può essere svolto all’estero, anziché in Italia.

È possibile chiedere il riconoscimento degli esami curricolari, cioè quelli obbligatori per arrivare ai 180 o 120 crediti necessari per potersi laureare, ma anche degli esami sovrannumerari, cioè quegli esami “facoltativi” che possono essere sostenuti in più, e anche dei crediti delle Attività formative per le Facoltà che lo prevedono.

Il riconoscimento delle attività estere è previsto anche per i programmi virtuali, siano essi di studio o di stage. La modalità virtuale, sviluppatasi per necessità durante la pandemia, si è trasformata in un’opportunità: si può infatti partecipare ad un programma internazionale e acquisire competenze interculturali e crediti esteri restando a casa.

In aggiunta a tutte queste opzioni, a tutti gli studenti che partecipano ad un programma internazionale, indipendentemente dagli accordi individuali circa il riconoscimento, verrà caricato a piano studi 1 CFU extracurricolare per attività internazionale
Questo rappresenta un modo immediato per identificare tramite il piano di studi gli studenti che hanno partecipato a programmi internazionali,  che potrà essere utile per esempio in sessione di laurea, in quanto la partecipazione ad un programma internazionale rappresenta per molte Facoltà uno degli elementi che viene valutato positivamente ai fini dell’attribuzione di un punteggio aggiuntivo, ma anche dopo la Laurea, quando dovrete per esempio presentare una copia del vostro Diploma Supplement (cioè la traduzione della vostra carriera universitaria in inglese) per iscrivervi ad un Master o per partecipare ad una job interview. 

Tutti gli studenti che hanno intenzione di partecipare ad un programma all’estero possono chiedere il riconoscimento degli esami. Non esistono di norma schemi pre-impostati di attività riconosciute, quindi è fondamentale che ciascuno si interroghi su quali sono i propri obiettivi. Per uno studente dell’ultimo anno che ha già svolto tutti gli esami in Cattolica, potrebbe essere importante recarsi all’estero per approfondire tematiche inerenti al progetto di tesi e pensare quindi al riconoscimento di un esame sovrannumerario, mentre per uno studente di Scienze Linguistiche sarà fondamentale cercare una destinazione estera che permetta di proseguire con lo studio di entrambe le lingue di indirizzo. Ogni percorso accademico è un percorso a sé, per questo motivo invitiamo gli studenti a confrontarsi con i referenti dell’Ufficio Internazionale e anche con i tutor per il riconoscimento degli esami. 

È bene anche ricordare che il riconoscimento dei crediti non è un vincolo obbligatorio ai fini della partecipazione ad un programma di studio o stage all’estero. Ogni studente è libero di decidere se attivare o meno la procedura di approvazione. Nei programmi come il semestre all’estero o i summer programs ottenere i CFU è di fatto uno degli obiettivi principali, ma esistono anche programmi come Tesi all’estero dove il riconoscimento non è previsto, ma gli studenti selezionati sono comunque eleggibili per le borse di studio e possono ricevere il CFU extra.

NB: I docenti a cui sottoporre le richieste di riconoscimento non sono i professori che tengono i singoli corsi in Cattolica, ma dei docenti incaricati da ciascuna Facoltà e responsabili delle approvazioni.

1. Analizzare l’offerta formativa delle università estere: 

Per prima cosa dovrete “studiare” i siti delle università estere, per capire quali sono i corsi offerti e se i corsi sono compatibili con i vostri piani di studio.    Il fatto che una destinazione rientri tra i partner della tua Facoltà è già un buon inizio, perché implica che vi sia compatibilità dei corsi offerti, ma ricorda: ogni programma all’estero rappresenta un percorso individuale. 

Tips: 

  • Lo schema 3+2 non è universale: meglio prendere come riferimento la divisione Undergraduate / Bachelor – Graduate / Master of Arts or Science
  • I crediti esteri e italiani non hanno corrispondenza univoca, è possibile che un esame americano da 4 units venga riconosciuto come un esame da 8 CFU in Cattolica
  • Controllare programma del corso e numero di ore di lezione: se i crediti non devono essere equivalenti, molto importante è invece che il numero di ore di lezione frontale sia simile al numero di ore di lezione che svolgereste in Cattolica 
  • Non è obbligatorio che tutti gli esami coincidano perfettamente    

 

2. Ipotizzare delle equivalenze con il vostro Piano di Studi Cattolica 

“Professoressa vorrei studiare in Australia, che corso posso seguire per ottenere il riconoscimento di Statistica?” Non è possibile rispondere a questa domanda, è troppo generica. Pensate se uno studente americano vi chiedesse: “Voglio venire a studiare in Italia e farmi riconoscere un esame di Archeologia, quale corso posso fare?” 

Per questo è necessario che ogni studente individui delle ipotesi di corrispondenze tra esame estero e esame del Piano di studi Cattolica.
Esempi: Corporate Finance = Finanza Aziendale; The Economics of Accounting Decisions = Metodologie e determinazioni quantitative d'azienda
 
Tips: 

  • Fare più ipotesi possibili
  • I semestri non devono coincidere perfettamente, potete anche sostenere all’estero nel primo semestre un esame che in Cattolica sarebbe da seguire nel secondo o viceversa
  • Si possono anche anticipare esami futuri    o recuperare esami 
  • Si possono combinare esami semestrali per un annuale o eventualmente sostenere integrazioni al rientro (solo per alcune Facoltà)


3. Sottoporre le approvazioni ai Referenti accademici Cattolica secondo le modalità di ogni Facoltà (Program Plan o schede di approvazione) 

Una volta individuate le possibili corrispondenze occorre seguire le indicazioni della propria facoltà per sottoporle ai docenti.

Leggi qui tutti i dettagli

Tips: 

  • Ogni Facoltà/sede ha le sue regole, non affidatevi solo al passaparola di amici e conoscenti ma fate sempre riferimento a Cattolica International
  • Meglio chiedere più approvazioni possibili 
  • Conservare le approvazioni: sono definitive! 
  • Fare riferimento allo storico esami approvati in passato – vedi link (in fondo alla pagina) 


4. Verificare eventuali vincoli/prerequisiti/richieste dell’università estera 

Il fatto che abbiate ottenuto le approvazioni per gli esami Cattolica non vi dà garanzia di ammissione all’estero: occorre infatti verificare anche i vincoli imposti dall’università estera.

Tips:

  • Potrebbe esserciun numero minimo o massimo di esami che è possibile sostenere
  • Potrebbero essere richieste delle competenze pregresse a garanzia dell’uniformità tra gli studenti con background accademici differenti

Prima di partire

Il riconoscimento si chiede prima di partire. Per alcuni programmi come quelli semestrali si può procedere solo dopo la selezione; per altri programmi, come i Summer Programs, è possibile procedere anche prima di iscriversi formalmente al programma.

Tips

  • Può accadere che al momento di chiedere il riconoscimento i programmi dei corsi esteri per l’anno successivo non siano disponibili: potete fare riferimento a quelli dell’anno in corso o contattare l’università estera direttamente per chiedere dettagli
  • Può capitare che una volta arrivati presso l’università estera abbiate necessità di rivedere i vostri piani, perché un corso non è attivato o perché semplicemente non vi piace. No panic! Potrete inoltrare via email o direttamente tramite Program Plan eventuali richieste aggiuntive

 

Al rientro

Una volta terminato il programma all’estero ogni studente è tenuto ad attivare il procedimento di verbalizzazione, i voti ottenuti all’estero, infatti, non si verbalizzano automaticamente, cioè non vengono “trasformati” in trentesimi e caricati automaticamente nel piano di studi. 

Tips

  • La procedura avviene interamente online, non serve iscriversi agli appelli in Cattolica 
  • Prima di decidere se verbalizzare gli esami controlla le tabelle di conversione in trentesimi. I sistemi di voto variano molto da paese a paese. Se decidi di non verbalizzare dovrai sostenere l’esame in Cattolica
  • I voti esteri non scadono, puoi avviare la verbalizzazione quando vuoi, ma ricorda che il procedimento può richiedere fino a due mesi di tempo
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