Short programmes

Maria Eduarda

Ho scelto di partire per il Summer Programme a Boston perché desideravo vivere l’esperienza unica di studiare in una grande università internazionale e mettermi alla prova fuori dalla mia quotidianità.

Le lezioni sono state entusiasmanti: i professori hanno saputo trasmettere passione, ascolto e stimoli che mi hanno arricchita davvero.

La vita nel campus è stata altrettanto indimenticabile: giornate intense, serate piene di risate e amicizie nate con studenti da ogni parte del mondo, che mi hanno fatto sentire a casa anche lontano da casa. Torno con nuove competenze, più fiducia in me stessa e la certezza di voler inseguire i miei sogni. A chi sta pensando di partire direi di non esitare: è un’esperienza che non cambia solo il curriculum, ma la vita. Io, senza dubbio, la rifarei ancora.

Jacopo 

Ho scelto di partecipare al Summer Programme di ESADE per fare un’esperienza internazionale solida ma che allo stesso tempo non fosse troppo impegnativa come l’Erasmus.

ESADE è stata un’esperienza che mi porterò sempre dentro sia per le persone che ho conosciuto, sia per le lezioni e gli straordinari professori che ho avuto.

È una di quelle esperienze che quando ti viene consigliata ti viene detto: “ti lascia davvero tanto dentro” e tu ci credi ma non lo capisci fino a che non la provi: conoscenze, competenze, legami; tutto questo mi ha lasciato ESADE, soprattutto forti legami.

Quello che avrei voluto sentirmi dire prima di partire sarebbe stato: non pensarci troppo, buttati e parti che ne vale la pena.

Benedetta 

Ho scelto di partecipare al programma specializzato della Boston University con Cattolica International per mettermi alla prova e migliorare l’inglese.

I primi due giorni ero spaesata e intimorita, ma presto la paura ha lasciato spazio all’entusiasmo: nuove amicizie, scoperte quotidiane e la sensazione di crescere ogni giorno. Le lezioni mi hanno colpito per il taglio pratico e stimolante, sempre legato a esempi concreti e utili.

Porto a casa competenze linguistiche più solide, resilienza e una fiducia nuova in me stessa. A chi sogna di partire dico: non abbiate paura, fatelo senza esitazioni, perché ogni emozione, anche la più difficile, si trasforma in crescita e in ricordi che resteranno per sempre.

Filippo 

Ho scelto di partecipare al Summer Programme perché ho sempre sognato di vivere l’esperienza del college americano. Iniziata la magistrale, ho deciso di cogliere questa occasione, attratto dai racconti di chi l’aveva già vissuta e dal desiderio di crescere sul piano personale, accademico e linguistico.

Le lezioni mi hanno colpito per il clima inclusivo: si partecipa senza timore, con progetti di gruppo, attività pratiche e confronto diretto con i docenti. La vita nel campus sembra un film: spazi infiniti per studio, sport e socialità, mense ottime e persone aperte con cui costruire legami autentici.

Partire da solo è stata la scelta migliore: mi ha reso indipendente, sicuro e curioso, permettendomi di stringere amicizie preziose e migliorare rapidamente l’inglese. Consiglio a tutti di buttarsi: è un’esperienza che apre la mente, fa crescere e lascia ricordi indimenticabili.

Caterina

Ho scelto di partecipare al Summer Programme a Londra con UCL perchè volevo fare un'esperienza all'estero e confrontarmi con colleghi internazionali nel campo medico.

Sono rimasta entusiasta sia per quanto riguarda l'offerta formativa accademica sia per la quantità di eventi organizzati da UCL. Ma sicuramente la parte più preziosa di tutta l'esperienza è stata l'amicizia che si è creata con persone provenienti da tutto il mondo in quelle settimane: condividere gli stessi sogni, aspirazioni, insicurezze e passioni è stato veramente speciale e sicuramente mi ha arricchita dal punto di vista personale

Beatrice

Partecipare al programma estivo di Harvard è stata una delle decisioni più stimolanti del mio percorso: desideravo vivere la medicina da vicino, unendo la curiosità scientifica al lavoro pratico di laboratorio.

Ogni lezione era un’esperienza concreta, tra simulazioni cliniche e tecniche di biologia avanzata, guidata da docenti appassionati e sempre disponibili al confronto. Il campus era un crocevia di culture e talenti: condividere idee e progetti con studenti da ogni parte del mondo mi ha arricchita enormemente.

Torno a casa con maggiore precisione, spirito critico e consapevolezza del valore umano della ricerca. A chi sta pensando di partire, direi di farlo senza esitazione: Harvard cambia il modo in cui si guarda alla professione, e un po’ anche a sé stessi.